LA MAGLIA NERA
Da un'invenzione giornalistica alla leggenda.
Quella della maglia nera. Sono i primi anni del dopoguerra, gli ultimi degli anni 40. Il ciclismo è, almeno in Italia, il dualismo BartalI-Coppi. Sembra che il resto non gli appartenga.
A questo punto, il "Giringiro" di Silvio Gigli - la trasmissione radiofonica di varietà che andava in onda ogni sera durante il periodo del Giro D'Italia - inventa la maglia nera, in contrasto con quella rosa, da fare ipoteticamente indossare su un ipotetico podio all'ultimo della classifica. In pratica, dopo ogni tappa, il Giringiro usa la graduatoria della corsa come una clessidra : la rigira e in testa, al posto della maglia rosa ecco apparire il nome di uno sconosciuto.
L'ultimo, una specie di asino della classe. Fatto sta che gli ascoltatori si appassionano a questo fanciullesco ribaltamento di ruoli e incominciano a fare il tifo al rovescio. Il Coppi in maglia nera diventa Luigi Malabrocca, che accumula soldi, non quanti Coppi, ma tanti da far invidia a chi gli sta davanti in classifica di almeno 50 posizioni. E ha gli onori della cronaca anche su giornali importanti, quelli che fanno opinione. Ne parla infatti Dino Buzzati sul Corriere della Sera : "Al Giringiro, che ha avuto l'idea di premiare questa gloria alla rovescia, arrivano ogni giorno pacchi di vaglia e assegni da tutta Italia. Operai di fabbriche, scolaresche, preti, professori, signorotti di provincia che hanno contribuito all'appannaggio della cosiddetta maglia nera...".
A questo punto, il "Giringiro" di Silvio Gigli - la trasmissione radiofonica di varietà che andava in onda ogni sera durante il periodo del Giro D'Italia - inventa la maglia nera, in contrasto con quella rosa, da fare ipoteticamente indossare su un ipotetico podio all'ultimo della classifica. In pratica, dopo ogni tappa, il Giringiro usa la graduatoria della corsa come una clessidra : la rigira e in testa, al posto della maglia rosa ecco apparire il nome di uno sconosciuto.
L'ultimo, una specie di asino della classe. Fatto sta che gli ascoltatori si appassionano a questo fanciullesco ribaltamento di ruoli e incominciano a fare il tifo al rovescio. Il Coppi in maglia nera diventa Luigi Malabrocca, che accumula soldi, non quanti Coppi, ma tanti da far invidia a chi gli sta davanti in classifica di almeno 50 posizioni. E ha gli onori della cronaca anche su giornali importanti, quelli che fanno opinione. Ne parla infatti Dino Buzzati sul Corriere della Sera : "Al Giringiro, che ha avuto l'idea di premiare questa gloria alla rovescia, arrivano ogni giorno pacchi di vaglia e assegni da tutta Italia. Operai di fabbriche, scolaresche, preti, professori, signorotti di provincia che hanno contribuito all'appannaggio della cosiddetta maglia nera...".
L'ultimo nel Giro del '46 a 4 ore 9'34" dalla maglia Rosa Bartali. L'ultimo nel Giro del '47 a 5 ore 52'20" dalla maglia Rosa Coppi. Così comincia il libro d'oro di Malabrocca, nato a Tortona in terre contigue a quelle di Coppi nel 1920.
E avrebbe avuto un seguito quel libro d'oro personale del cinese - in gruppo lo chiamavano così per i suoi occhi a Mandorla - se nel Giro del '49 Sante Carollo non avesse agito da guastafeste. Da quella volta la maglia nera non è più storia, ma leggenda.
E avrebbe avuto un seguito quel libro d'oro personale del cinese - in gruppo lo chiamavano così per i suoi occhi a Mandorla - se nel Giro del '49 Sante Carollo non avesse agito da guastafeste. Da quella volta la maglia nera non è più storia, ma leggenda.
Tratto da : Ghisallo - Cuore del ciclismo
Offerte
Vedi
Bici vip telethon modello donna
690,00 €
Bici vip telethon modello uomo
690,00 €
Cestino Telethon
30,00 €
Pagamenti Sicuri